Apnee notturne: segnali meno noti che possono indicare un disturbo

Apnee notturne: segnali meno noti che possono indicare un disturbo

Le apnee notturne sono un disturbo del sonno spesso sottovalutato, ma che può avere conseguenze significative sulla salute generale. Mentre i sintomi più noti, come il russamento forte e le pause respiratorie durante il sonno, sono facilmente riconoscibili, esistono numerosi segnali meno evidenti che possono indicare la presenza di questo disturbo. Riconoscere questi segnali può essere fondamentale per intervenire tempestivamente e prevenire complicazioni più gravi.

Cos’è l’apnea notturna e perché è importante riconoscerla

L’apnea notturna, conosciuta in ambito medico come “apnea ostruttiva del sonno” (OSA), è caratterizzata da ripetute interruzioni della respirazione durante il sonno. Queste interruzioni possono durare da pochi secondi a diversi minuti e si verificano quando i muscoli della gola si rilassano e bloccano temporaneamente le vie aeree superiori. Il risultato è una diminuzione dell’ossigenazione del sangue e frequenti risvegli, spesso non percepiti dal soggetto.

SC - Persona con maschera CPAP o bocca aperta durante il sonno

Riconoscere l’apnea notturna è importante perché, se non trattata, può aumentare il rischio di ipertensione, infarto, ictus, diabete di tipo 2 e altre patologie croniche. Tuttavia, molte persone non si accorgono di soffrire di questo disturbo perché i sintomi più evidenti si manifestano durante il sonno, quando non sono consapevoli di ciò che accade. Per questo motivo è essenziale prestare attenzione anche ai segnali meno noti.

La diagnosi precoce dell’apnea notturna può migliorare significativamente la qualità della vita, ridurre la sonnolenza diurna e prevenire complicanze a lungo termine. Spesso, però, la consapevolezza dei sintomi meno comuni è ancora scarsa, e molti casi rimangono non diagnosticati per anni.

I segnali meno noti dell’apnea notturna

Oltre al russamento e alle pause respiratorie, esistono numerosi sintomi meno conosciuti che possono suggerire la presenza di apnee notturne. Uno di questi è la cefalea mattutina: molte persone affette da apnea del sonno si svegliano con mal di testa, causato dalla ridotta ossigenazione durante la notte. Anche la secchezza della bocca o la gola irritata al risveglio sono segnali da non sottovalutare, poiché possono essere il risultato della respirazione a bocca aperta durante il sonno.

SC - Persona con maschera CPAP o bocca aperta durante il sonno

Un altro sintomo meno noto è la nicturia, ovvero la necessità di alzarsi frequentemente durante la notte per urinare. Questo fenomeno è spesso attribuito a problemi urologici o all’età, ma può essere anche una conseguenza delle apnee notturne, che interrompono il ciclo del sonno e stimolano la produzione di urina.

La difficoltà di concentrazione, la perdita di memoria e l’irritabilità sono altri segnali che spesso vengono trascurati o attribuiti allo stress. Tuttavia, la frammentazione del sonno causata dall’apnea può influire negativamente sulle funzioni cognitive e sul benessere psicologico. Anche la sudorazione notturna e la sensazione di soffocamento durante il sonno possono essere campanelli d’allarme.

Chi è più a rischio e quando preoccuparsi

L’apnea notturna può colpire chiunque, ma alcuni fattori di rischio aumentano la probabilità di sviluppare questo disturbo. L’età avanzata, il sovrappeso, il sesso maschile, la presenza di anomalie anatomiche delle vie aeree superiori (come tonsille ingrossate o deviazione del setto nasale) e una storia familiare di apnea del sonno sono tutti elementi che possono predisporre alla patologia.

SC - Persona con maschera CPAP o bocca aperta durante il sonno

Le donne, soprattutto dopo la menopausa, possono sviluppare apnee notturne con sintomi diversi rispetto agli uomini. Spesso presentano maggiore stanchezza diurna, insonnia e depressione, piuttosto che russamento o pause respiratorie evidenti. Anche i bambini possono soffrire di apnea notturna, manifestando sintomi come difficoltà scolastiche, iperattività e respirazione rumorosa durante il sonno.

È importante rivolgersi a un medico se si sperimentano sintomi come stanchezza persistente, difficoltà di concentrazione, risvegli frequenti con sensazione di soffocamento, o se si osservano segnali come sudorazione notturna e cefalea mattutina. Una valutazione specialistica, spesso tramite polisonnografia, può confermare la diagnosi e permettere di avviare un trattamento adeguato.

Prevenzione, diagnosi e trattamenti

La prevenzione delle apnee notturne passa principalmente attraverso uno stile di vita sano. Mantenere un peso corporeo adeguato, evitare l’abuso di alcol e sedativi, smettere di fumare e dormire in posizione laterale sono tutte strategie che possono ridurre il rischio di sviluppare il disturbo. Anche la gestione delle allergie e delle patologie respiratorie può aiutare a prevenire l’ostruzione delle vie aeree durante il sonno.

SC - Persona con maschera CPAP o bocca aperta durante il sonno

La diagnosi si basa su una valutazione clinica accurata e, se necessario, su esami strumentali come la polisonnografia, che monitora diversi parametri fisiologici durante il sonno. In alcuni casi, può essere sufficiente un monitoraggio domiciliare con apparecchi portatili. Il medico valuterà la gravità delle apnee e proporrà il trattamento più adatto al caso specifico.

I trattamenti per l’apnea notturna variano in base alla gravità del disturbo. Nei casi lievi, possono bastare cambiamenti nello stile di vita e l’adozione di alcune precauzioni. Nei casi più gravi, si ricorre spesso all’uso di dispositivi come la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure), che mantiene le vie aeree aperte durante il sonno. In alcuni casi selezionati, può essere indicato un intervento chirurgico. Il trattamento tempestivo può migliorare notevolmente la qualità della vita e ridurre i rischi per la salute.

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